Categoria: Documenti


Relazione annuale 2012

É stata pubblicata la relazione annuale per il 2012, la cui copertina è dedicata alla martora (Marte martes) liberata lo scorso autunno nel Parco del Po Cuneese, consultabile in formato digitale nel box riportato qui sotto o direttamente scaricabile dal sito www.recuperoselvatici.it.

Ambiente Bene Comune n. 1

É stato pubblicato il primo numero del nuovo periodico Ambiente Bene Comune, realizzato, grazie al Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale, dal Centro Recupero Animali Selvatici e dalle sezioni locali delle associazioni Legambiente, Lega Italiana dei Diritti dell’AnimalePro Natura.
La pubblicazione, stampata come supplemento al notiziario di Pro Natura Cuneo n. 4 (dicembre 2011) e consultabile anche online a questo indirizzo, contiene 16 pagine di articoli su temi ambientali, faunistici e naturalistici, a cui il Centro ha collaborato con i seguenti interventi:

Il CRAS, il pronto soccorso degli animali selvatici – Un report da Bernezzo, di Michela Del Torchio;

Convegni e Conferenza CRAS, di Matias Conoscente;

In principio c’erano i gelsi, di Michela Del Torchio.

Relazione Annuale 2011

É stata pubblicata la relazione annuale per il 2011, la copertina qui a fianco, dedicata ad uno dei cuccioli di tasso (Meles meles) miracolosamente recuperati la scorsa primavera, consultabile in formato digitale nel box riportato qui sotto o direttamente scaricabile dal sito www.recuperoselvatici.it.

XVI Convegno Italiano di Ornitologia

Il Centro, in persona dei Dott. Matias Conoscente ed Eleonora Gallo, ha partecipato alle sessioni del XVI Convegno Italiano di Ornitologia, tenutosi a Cervia dal 22 al 25 settembre.
In particolare, per la categoria relativa ai CRAS in Italia, è stato presentato un contributo in forma di poster intitolato Studio dei dati relativi agli individui del genere Apus ricoverati presso il Centro di Recupero Animali Selvatici di Cuneo, che analizza i ricoveri di rondoni alpini (Apus melba), rondoni comuni (Apus apus) e rondoni pallidi (Apus pallidus) avvenuti nel primo decennale di attività del Centro, con riferimento a possibili forme di ectoparassitosi legate ad infestazioni di ditteri (Crataerina melba e Crataerina pallida) .

Nidiacei

In primavera ed estate si schiudono le uova di molte specie di uccelli, i cui piccoli, già dopo poco tempo passato nel nido, tentano d’involarsi, con risultati non sempre coronati dal successo.
Succede quindi frequentemente di imbattersi in nidiacei a terra, apparentemente inermi ed abbandonati.
In realtà, essi, durante il loro periodo d’involazione, vengono ancora accuditi e nutriti dai genitori, sebbene questi ultimi non siano sempre visibili, specialmente in caso di avvicinamento di esseri umani.
Raccomandiamo quindi alla cittadinanza di non raccogliere i nidiacei e gli uccellini a terra, a meno che non manifestino un evidente stato di bisogno o di necessità.
Prima di agire, occorre quindi verificare che il piccolo sia effettivamente abbandonato, sorvegliandolo in disparte, da lontano, oppure ritornando sul posto dopo un certo tempo.
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L’ultima parte della serie di articoli rivolti al comune cittadino imbattutosi in un animale in difficoltà è dedicata ai mammiferi, un ordine di animali soggetto ad una diversificata pluralità di rapporti con l’uomo, molti dei quali piuttosto controversi.

Mammiferi

  • A quali pericoli può essere soggetto un mammifero selvatico?
    1. Può subire traumi da impatto…
    2. Può essere aggredito da animali domestici e selvatici…
    3. Può essere stato avvelenato…
    4. Può essere intrappolato…
  • Come si riconosce un mammifero in difficoltà?
    1. Se viene scorto in luoghi anomali, come lungo il bordo di una strada.
    2. Se manifesta evidenti difficoltà di deambulazione e ritardo nei riflessi.
    3. Attenzione! A volte si può trovare un cucciolo accovacciato accanto ad un cespuglio (capriolo), lungo una siepe (scoiattolo, riccio) e pensare che sia abbandonato. Il piccolo è veramente in difficoltà solo se su di lui sono presenti mosche carnarie, altrimenti è stato lasciato momentaneamente dalla madre, che tornerà ad accudirlo in breve tempo, solitamente non appena la presenza umana si sarà allontanata.

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Soccorrere gli Animali: Uccelli

La terza parte della serie di articoli rivolti al comune cittadino imbattutosi in un animale in difficoltà è dedicata agli uccelli, un ordine di animali che vivono a stretto contatto con l’uomo nei più disparati ambienti.

Uccelli

  • A quali pericoli può essere esposto un uccello?
    1. Può subire traumi da impatto scontrandosi contro vetrate e veicoli…
    2. Può venire aggredito da animali domestici e selvatici…
    3. Può essere stato avvelenato…
    4. Può essere intrappolato…
    5. Può essere caduto dal nido…
  • Come mi devo comportare quando mi imbatto in un uccello a terra?
    1. In prima analisi, occorre sempre valutare se non si tratti di un esemplare giovane, che non abbia ancora acquisito la completà capacità d’involarsi. In tal caso, se in quel luogo può venire esposto a dei pericoli, potete cercare di riporlo in un posto sicuro, come in una siepe o su un alberello, nelle immediate vicinanze, dando così modo ai suoi genitori di ritrovarlo.
    2. Se invece riteniate che l’ucello debba essere soccorso, per prenderlo gettategli sopra un panno per diminuirne lo stress e riponetelo delicatamente in una scatola di cartone di misura adeguata alle sue dimensioni, adagiandovi sul fondo un panno o altro materiale ugualmente morbido.
    3. Evitate comunque l’utilizzo di gabbie, specialmente di metallo, in quanto possono rovinare il piumaggio o causare escoriazioni all’animale.

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In questa seconda parte della serie di articoli rivolti al comune cittadino imbattutosi in un animale in difficoltà, verranno trattati gli incontri ravvicinati coi rettili, che con l’avanzare della bella stagione aumentano i propri ritimi di attività.

Rettili

Appartengono a questa classe gli ordini dei cheloni (testuggini & tartarughe) e degli squamati, a loro volta suddivisi in ofidi (serpenti) e sauri (gechi, lucertole, orbettini & ramarri).

Cheloni

  • In quali casi un chelone può trovarsi in difficoltà?
    1. Quando è stato aggredito da un cane o da un altro animale domestico…
    2. Quando è stato vittima di incidente con macchinari agricoli…
    3. Quando è stato avvelenato…
  • Come posso metterlo in sicurezza in attesa dell’intervento delle Autorità?
    1. É sufficiente un qualsiasi contenitore in cui sia stato depositato del materiale soffice.
  • Come devo comportarmi se trovo testuggini palustri?
    1. Ad eccezione della testuggine palustre europea (Emys orbicularis), tutte le altre specie sono alloctone: devono perciò essere prelevate ed immediatamente consegnate al Comune, alla Provincia, al Corpo Forestale dello Stato o al Centro, trasportandole in un contenitore con pareti alte, provvisto di materiale umido.

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Soccorrere gli Animali: Anfibi

Anfibi

Appartengono a questa classe gli anuri (rane & rospi) e gli urodeli (salamandre & tritoni).

  • Come si riconosce quando un anfibio è in difficoltà?
    1. Quando su una strada trafficata, lo si vede immobile…
    2. Quando è intrappolato in tombini o buche artificiali dalle pareti lisce…
    3. Se si notano ferite aperte sul corpo…
    4. Se si inviduano girini presenti in pozze in fase di essiccamento…
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  • Come posso metterli in sicurezza in attesa dell’intervento delle Autorità?
    1. In caso di individui adulti, bisogna trasportarli in un contenitore areato, ricoprendoli di erba o foglie bagnate.
    2. In caso di girini (anuri allo stadio larvale), bisogna trasportarli in un secchio colmo d’acqua fino a metà.
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