É stata pubblicata la relazione annuale per il 2011, la copertina qui a fianco, dedicata ad uno dei cuccioli di tasso (Meles meles) miracolosamente recuperati la scorsa primavera, consultabile in formato digitale nel box riportato qui sotto o direttamente scaricabile dal sito www.recuperoselvatici.it.
Categoria: Carnivori
Sono aperte le iscrizioni all’associazione Centro Recupero Animali Selvatici ONLUS per l’anno solare 2012, sia per i Soci che per gli Amici; da quest’anno è anche possibile richiedere il tesseramento da Socio Benemerito, a fronte di un contributo di € 50,00.
Un esemplare maschio di tasso (Meles meles) con un paio di settimane di vita è stato ricoverato al Centro dalle guardie del Servizio Vigilanza Faunistico Ambientale del Settore Tutela Fauna della Provincia di Cuneo, dopo esser stato rinvenuto nei pressi della stazione ENEL in località Beinale, nel comune di Magliano Alpi.
In seguito ad una serie di continue interruzioni di corrente, erano stati intrapresi dei lavori di scavo sotto la centrale, che hanno portato alla luce la tana ove è stato trovato il mustelide.
Dopo essersi accertati dello stato di abbandono in cui versava il piccolo, presumibilmente lasciato indietro dalla madre, disturbata dalle escavazioni, gli agenti provinciali lo hanno affidato al CRAS, ove terminerà il suo periodo di svezzamento.
Una nuova struttura, formata da due aree distinte unite da un disimpegno centrale, é stata realizzata per accogliere adeguatamente i mustelidi ricoverati al Centro.
Dotata di una vasca con acqua corrente ed arredata perlopiù con elementi naturali quali legno e fogliame, ospita attualmente due esemplari maschi di furetto (Mustela putorius furo) e di visone americano (Neovison vison).
Il direttore del Centro Luciano Remigio, insieme ai volontari Giovanna Armando e Matteo Parola, ha recuperato un esemplare maschio di tasso (Meles meles) caduto in un canale irriguo nei pressi di Via Molino Morra, in frazione Confreria nel Comune di Cuneo.
L’incidente ha sottolineato, ancora una volta, la pericolosità del canale, già teatro di episodi analoghi in passato: la totale mancanza di sponde o di adeguate protezioni lungo gli argini costituisce infatti un grave rischio, sia per i vari animali di passaggio che per i bambini delle abitazioni circostanti.