Sono aperte le iscrizioni all’associazione Centro Recupero Animali Selvatici ONLUS per l’anno solare 2014, sia per i Soci Ordinari (€ 25,00) che per i Soci Sostenitori, a fronte di un contributo di € 50,00.
Categoria: Ungulati
Stamane gli operatori del Centro hanno liberato il capriolo salvato il mese scorso a Boves dal medico veterinario Dott. Francesco De Martini.
La località scelta è stata l’area protetta con ripristino ambientale dell’Unicalce S.p.A., nel comune di Bernezzo, dov’è già presente una popolazione di ungulati. Al capriolo è stata preventivamente apposta una marca auricolare del CRAS, ad indicare il trattamento farmacologico cui è l’animale è stato sottoposto durante il periodo riabilitativo e la sua conseguente inidoneità al consumo umano.
Dal quotidiano online TargatoCN di giovedì 28 marzo 2013:
Bambi è salvo e tornerà presto in libertà: è finita bene la disavventura di questa mattina
Si era incastrato tra le sbarre di un’inferriata, ma il pronto intervento degli Operatori di Nettezza Urbana, poi del padrone di casa e delle forze dell’ordine, con il veterinario, hanno permesso al capriolo di salvarsi
Circa alle 6.30 del mattino di giovedì 28 marzo 2013, gli Operatori di Nettezza Urbana di Boves, durante il consueto giro di recupero rifiuti, si trovano davanti ad un’insolito spettacolo: in un vialetto privato in una zona residenziale del Comune, un capriolo maschio adulto fa capolino dalla siepe di una villetta.
Avvicinatisi furtivamente si rendono subito conto che il malcapitato animale è rimasto incastrato dal bacino tra le sbarre dell’inferriata che cinge la casa. Hanno chiamato il proprietario dell’abitazione che prontamente ha dato l’allarme al Corpo dei Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. E’ intervenuto anche il veterinario De Martini Francesco, dell’ Ambulatorio Veterinario San Francesco di San Rocco Castagnaretta, che sedando l’animale lo ha messo in condizioni di poter esser estratto incolume dalle sbarre dalle forze dell’ordine intervenute.
Riporta ferite da escoriazione superficiali sui fianchi ed è stato subito trasportato al Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo dal signor Remigio Luciano, responsabile del centro, e da Matteo Parola, dipendente. “Ne abbiamo visti molti di caprioli feriti ultimamente, ma questo è un maschio di grossa taglia e sicuramente, dopo le debite cure, verrà rilasciato in piena salute in una zona lontana da pericoli e centri abitati”, dicono al centro.
“Verrà anche apposta una marca auricolare al capriolo in modo tale da segnalare ai cacciatori che l’animale è stato trattato farmacologicamente e quindi non più idoneo al consumo umano”. Questa disavventura che poteva terminare in catastrofe in realtà è stata un biglietto di sola andata per la vita di questo piccolo ma grande essere che al più presto tornerà a correre libero. Buona fortuna da tutti noi.
É uscito il terzo numero del periodico Ambiente Bene Comune, realizzato, grazie al Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale, dal Centro Recupero Animali Selvatici e dalle sezioni locali delle associazioni Legambiente, Lega Italiana dei Diritti dell’Animale e Pro Natura.
La pubblicazione, stampata come Notiziario di Pro Natura Cuneo – Onlus n. 4 (novembre 2012), contiene 16 pagine di articoli su temi ambientali, faunistici e naturalistici, a cui il Centro ha collaborato con i seguenti interventi ad opera della Dott.ssa Michela Del Torchio:
– Capriolino, caprioletto, l’ho trovato nel boschetto!;
Si è svolto in data odierna il workshop La connettività ecologica terrestre ed aerea in Provincia di Cuneo – Esperienze concrete e studi per il miglioramento della funzionalità ecologica dei nostri territori, organizzato dal Parco delle Alpi Marittime presso la Sala Falco del Centro Convegni della Provincia di Cuneo, nell’ambito del progetto INTERREG EConnect, teso ad incrementare e sviluppare una rete integrata di corridoi ecologici in tutto l’arco alpino.
Il responsabile del Centro Remigio Luciano e la Dott.ssa Michela Del Torchio hanno presentato una relazione orale relativa a Fauna e infrastrutture umane: tipologie di impatto e incidenza sulle varie specie, con particolare riferimento alle specie di ungulati selvatici maggiormente coinvolte in sinistri automobilistici lungo le strade che attraversano le valli Gesso, Stura e Vermenagna.
Continua la felice collaborazione con il Parco Naturale Alta Valle Pesio & Tanaro, grazie alla quale è stato possibile liberare presso il Recinto Faunistico una femmina di falco pellegrino (Falco peregrinus) e tre giovani caprioli (Capreolus capreolus), di cui due maschi ed una femmina. Come di consueto, gli ungulati sono stati introdotti nell’ampio recinto, esteso su tre ettari, per dar loro modo di riacquistare la propria indipendenza ed autonomia in vista del ritorno alla vita libera.
Il Centro, in persona della Dott.ssa Simona Esposito e del Dott. Matias Conoscente, ha partecipato al corso di formazione organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna Bruno Ubertini presso la propria sede di Brescia, relativo al trattamento degli ungulati selvatici, con riferimento alla normativa esistente, per standardizzare gli interventi di contenimento, sedazione e primo soccorso (stabilizzazione), fornendo protocolli operativi standard da applicare in regime di urgenza/emergenza affinché siano tutelati sia il benessere degli animali che la sicurezza degli operatori.
Due giovani maschi di capriolo (Capreolus capreolus) sono stati liberati nei pressi del Centro, in località Magnesia nel comune di Bernezzo.
Entrambi gli ungulati erano stati coinvolti in incidenti stradali, riportando fratture agli arti, ma le cure somministrate hanno loro consentito di riacquisire in breve la mobilità necessaria per il ritorno alla libertà.
Una giovane femmina di cervo (Cervus elaphus) è stata liberata nel Recinto Faunistico del Parco Naturale Alta Valle Pesio & Tanaro, grazie alla collaborazione con il personale dell’ente.
L’ungulato era rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto agli inizi del mese nel comune di Aisone, in Valle Stura; dopo essere stato sottoposto ad un intervento per sanare le ferite subite, ha potuto così riacquistare la propria autonomia.
Nell’occasione si sono potute altresì verificare le buone condizioni di salute del cervo e del capriolo (Capreolus capreolus), rispettivamente introdotti a novembre ed ad agosto dello scorso anno, avvicinatisi per la curiosità suscitata dal nuovo arrivato.