Domenica 4 giugno, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’Ente Aree Protette Alpi Marittime ha organizzato una giornata dedicata all’educazione ambientale e alla conoscenza naturalistica del territorio ricordando Angelo Morisi, biologo e naturalista scomparso nel febbraio 2016, vero e proprio pioniere dei monitoraggi ambientali e divulgatore scientifico nato.
E proprio in questa occasione tanti ricercatori provenienti da tutto il Piemonte e da Enti e Associazioni diverse (Provincia di Cuneo, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, Università degli Studi di Torino, Museo Civico Craveri di Storia Naturale di Bra, Parco Fluviale Gesso e Stura di Cuneo, Laboratorio Carsologico sotterraneo di Bossea…) hanno deciso di riproporre in chiave didattica ed educativa gli insegnamenti e le tecniche apprese in anni di collaborazione e studi con Angelo.
La giornata, intitolata Per Fiumi e per Monti sulle Orme di Angelo Morisi, si è svolta a Chiusa di Pesio domenica 4 giugno a partire dalle ore 10, presso la sede del Parco naturale del Marguareis in Via Sant’Anna 3, con grande partecipazione di tutti coloro, grandi e piccini, che hanno a cuore la salute dell’ambiente con approfondimenti sul mondo ancora troppo poco conosciuto degi indicatori biologici della qualità ambientale. La giornata ha inoltre rappresentato una tappa del calendario degli Junior Ranger 2017 e un appuntamento di formazione Tè con gli insegnanti del Progetto Life Wolfalps.
Si è andati per erbe con Bruno Gallino, si sono catturati pesci con le guardie ecologiche volontarie della Provincia di Cuneo e con Ivan Borroni, si è andati alla ricerca di macroinvertebrati e di diatomee nel torrente Pesio con Maurizio Battegazzore e Stefano Fenoglio, si è andati alla ricerca di licheni con Deborah Isocrono e si è parlato di rettili, anfibi e animali selvatici col responsabile del CRAS Remigio Luciano, ma anche di biospeleologia con Enrico Lana. Tanti altri amici di Angelo si sono aggiunti all’elenco per dare il loro contributo.
Nello spirito di convivialità e di amicizia è stato organizzato un pranzo in condivisione ed una merenda per tutti i partecipanti, come da sottostante programma.
Categoria: Pesci
Il Centro di Bernezzo ha partecipato con interesse al convegno gambero di fiume e trota marmorata: Criticità e Proposte, organizzato dalla Provincia di Cuneo presso il Centro Incontri di Cuneo per illustrare lo status di queste due specie di elevato interesse conservazionistico nel territorio della Granda.
Gli studi condotti (scaricabili in formato .pdf) hanno evidenziato una diffusione del gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) ben oltre le aspettative, sebbene gli habitat privilegiati dal crostaceo non godano della protezione che si meriterebbero, per il fatto di ospitare una specie qualificata come ‘minacciata’ dalla Lista Rossa dell’IUCN. La popolazione locale reintrodotta nel Rio Magnesia viene annualmente censita dal personale del Centro.
Ben più preoccupante la situazione del salmonide, in quanto la trota marmorata (Salmo trutta marmoratus) non solo è sempre più a rischio di ibridazione con le altre trote introdotte per il diletto dei pescatori, ma i corsi d’acqua che componevano il suo areale storico stanno via via scomparendo, vittime di un’indiscriminata gestione idrica che ne depaupera irrimediabilmente i flussi, rendendo impossibile la vita di questo pregiato pesce endemico dei versanti subalpini.
Anche quest’anno prosegue l’attività di censimento della popolazione di gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) introdotta nell’anno 2008 lungo il Rio Magnesia, nel comune di Bernezzo.
I primi rilevamenti paiono suggerire un trend quantitativo crescente, con esemplari molto giovani ritrovati in dispersione lungo il corso d’acqua a valle dell’originario sito di reintroduzione.
Allo stesso modo, gli adulti mostrano uno sviluppo costante, testimoniato dalle ragguardevoli dimensioni raggiunte dagli individui campionati e dai numerosi resti di mute del carapace rinvenute nei pressi.
Nel complesso, l’apparente salubrità dell’ecosistema lascia ben sperare, sebbene rimanga ancora da verificare il grado di effettiva dispersione dell’originaria colonia.
Inoltre, desta particolare preoccupazione l’esposizione del Rio Magnesia a potenziali disturbi antropici, come ad esempio lo scarico di olii industriali ed altri liquidi inquinanti, in grado di annientare completamente non solo i gamberi di fiume, ma l’intera comunità di specie animali presenti in loco, quali la rana esculenta (Rana kl. esculenta) e lo scazzone (Cottus gobbio).