Categoria: Accipitriformi


Incontri d’Approfondimento Conoscitivo

 

Il CRAS di Bernezzo organizza incontri di approfondimento conoscitivo con gli esperti sulle specie ospiti del Centro e sul lavoro svolto dagli operatori e dai volontari.

In particolare, i partecipanti saranno introdotti alla conoscenza delle caratteristiche e dei comportamenti tipici di:

  • Bertucce (Macaca sylvanus) con la Dott.ssa Mariangela Ferrero, psicologa, psicoterapeuta ed esperta in primati non umani;
  • Grandi felini con il Sig. Luciano Remigio, responsabile del CRAS;
  • Rapaci con il Sig. Parola Matteo, operatore del CRAS.

Gli incontri si terranno presso la nostra sede in Via Alpi n. 25 a Bernezzo dalle ore 15:00 alle ore 17:00 nelle seguenti date:

  • domenica 16 giugno 2013
  • domenica 7 luglio 2013
  • domenica 28 luglio 2013

La prenotazione è obbligatoria entro il giovedì precedente a ciascuna delle date indicate. Per informazioni e prenotazioni potete rivolgervi ai consueti recapiti sopraindicati.

Liberazioni a Castelmagno e Priocca

Corvo imperiale

Martedì 21 maggio 2013 verranno liberati nel comune di Priocca alcuni passeriformi curati e riabilitati dagli operatori del Centro, fra i quali cardellini (Carduelis carduelis), fringuelli (Fringilla coelebs) e passeri (Passer domesticus). Il ritrovo è previsto alle ore 11:00 presso la piazza del paese; seguirà un breve rinfresco ed alle ore 14:00 avverrà il rilascio degli uccellini in natura. All’evento parteciperanno gli alunni della scuola di Vezza d’Alba.

Domenica 26 maggio 2013 presso il Santuario di Castelmagno, in una magnifica cornice delle Alpi Cozie, riprenderanno invece la libertà due magnifici esemplari di biancone (Cyrcaetus gallicus), detti aquile dei serpenti, nonché una coppia di corvi imperiali (Corvus corax) curati e riabilitati al CRAS di Bernezzo. La manifestazione avrà inizio alle ore 11:00 con la liberazione degli animali e proseguirà, per chi lo desidera, con una polentata in amicizia (polenta concia con formaggio castelmagno DOP o con spezzatino) innaffiata con dolcetto di Clavesana presso il ristorante ‘Regina delle Alpi’, ai piedi del santuario. Il costo del pranzo è di € 12,00; è obbligatoria la prenotazione, da effettuarsi entro giovedì 23 maggio tramite e-mail o ai numeri di telefono suindicati.

Recuperato Grifone a Sambuco

Grifone

Grazie alla segnalazione del Sig. Degiovanni Marco, istruttore di vigilanza faunistico ambientale della Provincia di Cuneo, gli operatori del Centro hanno provveduto durante la serata di ieri a recuperare un esemplare di grifone (Gyps fulvus) avvistato nel Comune di Sambuco in precarie condizioni di salute, tanto da lasciarsi avvicinare, mostrando un atteggiamento aggressivo senza però riuscire a spostarsi. Giunti sul luogo dell’ultimo avvistamento dell’animale con l’ attrezzatura per effettuare il recupero e il primo soccorso, il manipolo di volontari del Centro ha incontrato due appassionati escursionisti, che li hanno accompagnati lungo un percorso innevato ed insidioso fino ad una vecchia caserma dismessa, ove, rincantucciata in un angolo, giaceva la povera bestiola. Appena preso tra le braccia, si è subito constatato come l’uccello fosse magrissimo e già in ipotermia. Appena ritornati in sede, si è cercato d’idratare l’animale con soluzioni zuccherine, mantenendolo in ambiente caldo. Il maestoso rapace pareva in fin di vita, dopo avergli somministrato alcuni pezzetti di carne, con gioiosa sorpresa ha mostrato di gradirli, inghiottendoli velocemente. Il mattino seguente il grifone sembrava già leggermente più vigile, e gli è stato somministrato altro cibo. In seguito alla visita veterinaria, l’esame fecale ha rivelato che in effetti l’animale era affetto da una grave forma di coccidiosi. Si è quindi provveduto subito a somministrare i farmaci del caso ed il grifone rimane tutt’ora sotto terapia, peraltro in deciso, netto miglioramento.

Liberazione di Rapaci a Vottignasco

Ritrovato lungo il Sentiero sul Maira dai volontari dell’associazione ACSTE Protezione Civile a cavallo durante una normale attività di monitoraggio ambientale, ha ritrovato la libertà questa mattina sotto lo sguardo attento degli alunni della scuola primaria di Vottignasco, con la presenza di una guardia del Servizio Vigilanza e Tutela Fauna della Provincia ed un agente della Polizia Municipale di Vottignasco, un giovane esemplare maschio di astore (Accipiter gentilis). Era stato ritrovato a terra inabile al volo e, soccorso dai volontari a cavallo, portato a Bernezzo presso il C.R.A.S. per le cure.
Assieme all’astore sono stati liberati altri due rapaci: un esemplare di poiana (Buteo buteo) ed uno di sparviere (Accipiter visus): tutti si sono diretti verso la vicina boscaglia mimetizzandosi tra gli alberi.
Nonostante le difficoltà economiche di questo periodo, il CRAS di Bernezzo continua, con sforzi non indifferenti, ad occuparsi di tutti gli animali che vengono consegnati, in quanto bisognosi di cure (circa 700 all’anno) ed a rimetterne in libertà oltre il 50%.
Vi invitiamo a seguire sempre il nostro sito per avere informazioni ulteriori sulla nostra attività.

Liberato Nibbio Bruno ai Prati Francia

Un esemplare adulto di nibbio bruno (Milvus migrans) è stato liberato dai volontari del Centro in data odierna in località Prati Francia, nel comune di Bernezzo, in un’ampia zona montana adatta all’involo di questo grande rapace migratore.

Si è svolta in data odierna la Festa della Liberazione degli Animali, organizzata in collaborazione con il Museo Nautralistico del Roero presso la tartufaia didattica di Vezza d’Alba, ove sono stati liberati un riccio (Erinaceus europaeus) ed un paio di rapaci diurni: un biancone (Circaetus gallicus) ed un falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).

La giornata ha tenuto il seguente programma:

  • 08:30 – Raduno sulla Piazza San Bernardo (per le scuole di Vezza);
  • 09:00 – Passeggiata per raggiungere la tartufaia  didattica in località Valtesio;
  • 10:00 – Arrivo alla tartufaia per tutti i gruppi partecipanti;
  • 10:30 – Escursione nella tartufaia e liberazione degli animali del Centro;
  • 12:00 – Pic nic nel bosco.

Liberation Day

Alla presenza di un folto gruppo di soci, amici, volontari e sostenitori si è svolta presso la Riserva Naturalistica dell’Adelasia la liberazione di alcuni rapaci diurni che erano stati trasportati al Centro dalla Sezione ENPA del Centro di Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Savona. In particolare, dopo un proficuo periodo riabilitativo, hanno ritrovato la via dei cieli due poiane (Buteo buteo), un falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) e Big, l’esemplare di aquila minore (Aquila pennata) giunto al Centro in autunno.
Gli amici dell’ENPA hanno anche rilasciato con l’occasione tre rondoni comuni (Apus apus) e due rondoni maggiori (Tachymarptis melba).

Consegnata Aquila Minore per Riabilitazione

Gli amici e colleghi della Sezione ENPA che gestisce il Centro di Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Savona hanno consegnato al Centro un esemplare di aquila minore (Aquila pennata).
La brava Antonella De Paola aveva prestato i primi soccorsi all’animale, che presentava una frattura al metacarpo provocata da ferita di arma da fuoco: dalla radiografia si evidenziano ben nove pallini da caccia. Il veterinario, visto che la frattura presentava già un callo osseo, ha pensato di procedere con prove di riabilitazione: per questo motivo il rapace è stato portato al Centro, ove si trovano le strutture adatte.
Battezzata Big, l’aquila minore, che, come tutte gli altri rapaci diurni è una specie particolarmente protetta dalla caccia e da qualsiasi altra attività di prelievo o cattura non autorizzata, ai sensi l’articolo 2, lettera b) della Legge 157/1992, è stata la protagonista, insieme ad altri ospiti del Centro, del seguente filmato realizzato dall’ENPA di Savona.

Continua la felice collaborazione con il Parco Naturale Alta Valle Pesio & Tanaro, grazie alla quale è stato possibile liberare presso il Recinto Faunistico una femmina di falco pellegrino (Falco peregrinus) e tre giovani caprioli (Capreolus capreolus), di cui due maschi ed una femmina. Come di consueto, gli ungulati sono stati introdotti nell’ampio recinto, esteso su tre ettari, per dar loro modo di riacquistare la propria indipendenza ed autonomia in vista del ritorno alla vita libera.

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