Il settimanale cuneese ‘La Guida’ ha dedicato un articolo al grifone (Gyps fulvus) liberato ad Argentera, che potete leggere cliccando sul link impresso a fondo dell’articolo.
Come riportato dalla mappa sottostante, il grande rapace continua a spostarsi lungo il versante francese; dopo una trasvolata al limitare delle valli torinesi, è ritornato a sud, soffermandosi verosimilmente in uno dei dormitori presenti sul territorio.
Potete seguire gli spostamenti del grifone anche direttamente a quest’indirizzo sul sito del Gruppo Piemontesi Studi Ornitologici ‘Franco Andrea Bonelli’, che si ringrazia non solo per l’attiva collaborazione, ma anche per aver economicamente contribuito al progetto, invitando le numerose associazioni interessate alla conservazione dei grifoni a partecipare in modo altrettanto efficace per la buona riuscita dell’operazione.
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Il monitoraggio dell’esemplare di grifone (Gyps fulvus) liberato ad Argentera con trasmettitore GPS prosegue con grande speranza ed attenzione da parte degli operatori coinvolti.
Dopo essersi diretto verso la Val d’Ubaye subito dopo il rilascio in natura, il grosso rapace si sta ora spostando verso sud-ovest, ovvero verso le Gole del Verdon. L’uccello presumibilmente si è unito ad uno dei gruppi di volo delle Alpi Marittime, i quali, costituiti anche da 15-20 individui, consentono agli animali di disperdersi alla ricerca di cibo, mantenendosi però in contatto visivo anche su lunghe distanze.
Potete seguire gli spostamenti del grifone anche direttamente sul sito del Gruppo Piemontesi Studi Ornitologici ‘Franco Andrea Bonelli’ a quest’indirizzo.
Con grande gioia e sollievo di tutti gli operatori coinvolti nel progetto, sono arrivati i primi dati inviati dal trasmettitore GPS assicurato all’esemplare di grifone (Gyps fulvus) liberato la scorsa settimana ad Argentera. Il grifone è stato marcato attraverso la decolorazione di alcune penne remiganti e inanellato con anello colorato per permetterne il riconoscimento in volo e attraverso la fotografia. Come si nota nell’immagine, dopo qualche ora di ambientamento, il grande rapace ha attraversato il confine dirigendosi in Val d’Ubaye, presumibilmente imbrancandosi con altri grifoni osservati nelle vicinanze il giorno stesso della sua liberazione.
Potete seguire gli spostamenti del grifone anche direttamente sul sito del Gruppo Piemontesi Studi Ornitologici ‘Franco Andrea Bonelli’ a quest’indirizzo.
Dal quotidiano online della Provincia di Cuneo:
Sarà liberato venerdì 9 agosto ad Argentera il grifone salvato dal Cras di Bernezzo
Il presidente Gancia e l’assessore Isaia: “Grazie al Cras ed a Remigio Luciano la nostra provincia avrà la possibilità di offrire un contributo nello studio scientifico di una specie rara”
L’esemplare di Gyps fulvus assistito dall’operatore Matteo Parola
Tornerà in libertà venerdì 9 agosto, in Valle Stura, ad Argentera, il grifone (Gyps fulvus) ospite da alcuni mesi del Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo. La presenza dell’esemplare era stata segnalata ad inizio aprile da un istruttore di vigilanza faunistico ambientale della Provincia nei pressi di Sambuco, dove si aggirava in evidente stato di debilitazione.
Recuperato con un intervento in tarda serata dal personale del Cras, coordinato da Remigio Luciano, era stato trovato in condizioni di ipotermia e malnutrizione, possibili conseguenze dalla forte escursione termica registrata nell’area del ritrovamento nei mesi primaverili: le temperature elevate di febbraio e le successive nevicate hanno probabilmente bloccato in quota l’animale già indebolito dall’impossibilità di procurarsi cibo.
Sottoposto a visita accurata, grazie ad una terapia di riabilitazione mirata in soli 15 giorni di permanenza al Centro recuperava peso, passando dai 7 chilogrammi registrati all’arrivo ai 10 kg. Esami e misurazioni effettuati dal personale veterinario hanno rivelato l’età dell’animale che si aggira intorno ai 6 anni e l’apertura alare di 2 metri e 60 centimetri. Considerata la rarità del ritrovamento e la possibilità di accesso a informazioni dettagliate sul comportamento della specie, il grifone è stato dotato di un trasmettitore satellitare GPS che permetterà di accompagnarlo nel suo viaggio di ritorno alla normalità e conoscerne al contempo spostamenti ed abitudini. Grazie all’interessamento del Gruppo di Studio ornitologico del Piemonte e del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, il Gyps fulvus sarà, inoltre, protagonista di tesi di laurea che registreranno i risultati delle attività di ricerca sul campo e delle analisi dei dati ricevuti.
La scelta della Valle Stura come luogo di liberazione è dettata dall’avvistamento in zona di gruppi della stessa specie. Il servizio di Vigilanza delal Provincia si occuperà del coordinamento delle operazioni sul posto.
“La vicenda che si è conclusa positivamente – spiegano la presidente della Provincia Gianna Gancia e l’assessore con delega alla Tutela faunistica Stefano Isaia – rappresenta un’ulteriore prova dell’ottimo lavoro svolto dal Cras di Bernezzo. Per l’impegno e la dedizione dimostrata nei confronti della salvaguardia del territorio e della fauna locale è, quindi, doveroso un ringraziamento a tutto il personale e al direttore Remigio Luciano. Grazie a loro la nostra provincia avrà la possibilità di offrire un contributo nello studio scientifico di una specie rara e di indiscusso fascino”.
La cittadinanza tutta è quindi invitata ad assistere alla liberazione del magnifico rapace.
Il ritrovo è previsto alle ore 10:00 presso la piazza centrale di Argentera; seguirà una breve passeggiata di circa 15 minuti al sito individuato per il rilascio.
In vista dell’imminente liberazione del grifone recuperato a Sambuco la scorsa primavera, è stato assicurato alla schiena del maestoso rapace, tramite apposite briglie in teflon, un trasmettitore satellitare GPS, in modo da poter adeguatamente monitorare la delicata fase successiva al rilascio in natura ed apprendere maggiori informazioni su questo rarissimo uccello.
Il progetto, reso possibile grazie alla collaborazione di Luca Giraudo del Servizio Gestione e Conservazione Ambiente & Fauna del Parco Naturale Alpi Marittime e del Prof. Giovanni Boano, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, verrà sviluppato con attività sul campo ed analisi dei dati ricevuti, e costituirà l’oggetto di relative tesi di ricerca nell’ambito dell’Università degli Studi di Torino.
La data di rilascio sarà c0municata una volta positivamente ultimata la fase di verifica del benessere animale conseguente all’installazione del dispositivo.
Come lo scorso anno,In occasione della manifestazione Notte Sotto le Stelle, organizzata presso i locali CA.FA a Cornaletto, nel comune di Demonte, sono stati liberati alcuni uccelli curati e riabilitati dal Centro.
In particolare, alla presenza della cittadinanza e dei sindaci dei Comune di Demonte e di Argentera, hanno potuto ritrovare la via verso la libertà una poiana (Buteo buteo), un tordo sassello (Turdus iliacus), tre storni (Sturnus vulgaris) e cinque merli (Turdus merula).
Il CRAS di Bernezzo organizza incontri di approfondimento conoscitivo con gli esperti sulle specie ospiti del Centro e sul lavoro svolto dagli operatori e dai volontari.
In particolare, i partecipanti saranno introdotti alla conoscenza delle caratteristiche e dei comportamenti tipici di:
- Bertucce (Macaca sylvanus) con la Dott.ssa Mariangela Ferrero, psicologa, psicoterapeuta ed esperta in primati non umani;
- Grandi felini con il Sig. Luciano Remigio, responsabile del CRAS;
- Rapaci con il Sig. Parola Matteo, operatore del CRAS.
Gli incontri si terranno presso la nostra sede in Via Alpi n. 25 a Bernezzo dalle ore 15:00 alle ore 17:00 nelle seguenti date:
- domenica 16 giugno 2013
- domenica 7 luglio 2013
- domenica 28 luglio 2013
La prenotazione è obbligatoria entro il giovedì precedente a ciascuna delle date indicate. Per informazioni e prenotazioni potete rivolgervi ai consueti recapiti sopraindicati.
Martedì 21 maggio 2013 verranno liberati nel comune di Priocca alcuni passeriformi curati e riabilitati dagli operatori del Centro, fra i quali cardellini (Carduelis carduelis), fringuelli (Fringilla coelebs) e passeri (Passer domesticus). Il ritrovo è previsto alle ore 11:00 presso la piazza del paese; seguirà un breve rinfresco ed alle ore 14:00 avverrà il rilascio degli uccellini in natura. All’evento parteciperanno gli alunni della scuola di Vezza d’Alba.
Domenica 26 maggio 2013 presso il Santuario di Castelmagno, in una magnifica cornice delle Alpi Cozie, riprenderanno invece la libertà due magnifici esemplari di biancone (Cyrcaetus gallicus), detti aquile dei serpenti, nonché una coppia di corvi imperiali (Corvus corax) curati e riabilitati al CRAS di Bernezzo. La manifestazione avrà inizio alle ore 11:00 con la liberazione degli animali e proseguirà, per chi lo desidera, con una polentata in amicizia (polenta concia con formaggio castelmagno DOP o con spezzatino) innaffiata con dolcetto di Clavesana presso il ristorante ‘Regina delle Alpi’, ai piedi del santuario. Il costo del pranzo è di € 12,00; è obbligatoria la prenotazione, da effettuarsi entro giovedì 23 maggio tramite e-mail o ai numeri di telefono suindicati.
Grazie alla segnalazione del Sig. Degiovanni Marco, istruttore di vigilanza faunistico ambientale della Provincia di Cuneo, gli operatori del Centro hanno provveduto durante la serata di ieri a recuperare un esemplare di grifone (Gyps fulvus) avvistato nel Comune di Sambuco in precarie condizioni di salute, tanto da lasciarsi avvicinare, mostrando un atteggiamento aggressivo senza però riuscire a spostarsi. Giunti sul luogo dell’ultimo avvistamento dell’animale con l’ attrezzatura per effettuare il recupero e il primo soccorso, il manipolo di volontari del Centro ha incontrato due appassionati escursionisti, che li hanno accompagnati lungo un percorso innevato ed insidioso fino ad una vecchia caserma dismessa, ove, rincantucciata in un angolo, giaceva la povera bestiola. Appena preso tra le braccia, si è subito constatato come l’uccello fosse magrissimo e già in ipotermia. Appena ritornati in sede, si è cercato d’idratare l’animale con soluzioni zuccherine, mantenendolo in ambiente caldo. Il maestoso rapace pareva in fin di vita, dopo avergli somministrato alcuni pezzetti di carne, con gioiosa sorpresa ha mostrato di gradirli, inghiottendoli velocemente. Il mattino seguente il grifone sembrava già leggermente più vigile, e gli è stato somministrato altro cibo. In seguito alla visita veterinaria, l’esame fecale ha rivelato che in effetti l’animale era affetto da una grave forma di coccidiosi. Si è quindi provveduto subito a somministrare i farmaci del caso ed il grifone rimane tutt’ora sotto terapia, peraltro in deciso, netto miglioramento.