Indice di Ricerca: accipitridi


Liberazione di Rapaci a Vottignasco

Ritrovato lungo il Sentiero sul Maira dai volontari dell’associazione ACSTE Protezione Civile a cavallo durante una normale attività di monitoraggio ambientale, ha ritrovato la libertà questa mattina sotto lo sguardo attento degli alunni della scuola primaria di Vottignasco, con la presenza di una guardia del Servizio Vigilanza e Tutela Fauna della Provincia ed un agente della Polizia Municipale di Vottignasco, un giovane esemplare maschio di astore (Accipiter gentilis). Era stato ritrovato a terra inabile al volo e, soccorso dai volontari a cavallo, portato a Bernezzo presso il C.R.A.S. per le cure.
Assieme all’astore sono stati liberati altri due rapaci: un esemplare di poiana (Buteo buteo) ed uno di sparviere (Accipiter visus): tutti si sono diretti verso la vicina boscaglia mimetizzandosi tra gli alberi.
Nonostante le difficoltà economiche di questo periodo, il CRAS di Bernezzo continua, con sforzi non indifferenti, ad occuparsi di tutti gli animali che vengono consegnati, in quanto bisognosi di cure (circa 700 all’anno) ed a rimetterne in libertà oltre il 50%.
Vi invitiamo a seguire sempre il nostro sito per avere informazioni ulteriori sulla nostra attività.

Liberato Nibbio Bruno ai Prati Francia

Un esemplare adulto di nibbio bruno (Milvus migrans) è stato liberato dai volontari del Centro in data odierna in località Prati Francia, nel comune di Bernezzo, in un’ampia zona montana adatta all’involo di questo grande rapace migratore.

Si è svolta in data odierna la Festa della Liberazione degli Animali, organizzata in collaborazione con il Museo Nautralistico del Roero presso la tartufaia didattica di Vezza d’Alba, ove sono stati liberati un riccio (Erinaceus europaeus) ed un paio di rapaci diurni: un biancone (Circaetus gallicus) ed un falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).

La giornata ha tenuto il seguente programma:

  • 08:30 – Raduno sulla Piazza San Bernardo (per le scuole di Vezza);
  • 09:00 – Passeggiata per raggiungere la tartufaia  didattica in località Valtesio;
  • 10:00 – Arrivo alla tartufaia per tutti i gruppi partecipanti;
  • 10:30 – Escursione nella tartufaia e liberazione degli animali del Centro;
  • 12:00 – Pic nic nel bosco.

Liberation Day

Alla presenza di un folto gruppo di soci, amici, volontari e sostenitori si è svolta presso la Riserva Naturalistica dell’Adelasia la liberazione di alcuni rapaci diurni che erano stati trasportati al Centro dalla Sezione ENPA del Centro di Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Savona. In particolare, dopo un proficuo periodo riabilitativo, hanno ritrovato la via dei cieli due poiane (Buteo buteo), un falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) e Big, l’esemplare di aquila minore (Aquila pennata) giunto al Centro in autunno.
Gli amici dell’ENPA hanno anche rilasciato con l’occasione tre rondoni comuni (Apus apus) e due rondoni maggiori (Tachymarptis melba).

Consegnata Aquila Minore per Riabilitazione

Gli amici e colleghi della Sezione ENPA che gestisce il Centro di Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Savona hanno consegnato al Centro un esemplare di aquila minore (Aquila pennata).
La brava Antonella De Paola aveva prestato i primi soccorsi all’animale, che presentava una frattura al metacarpo provocata da ferita di arma da fuoco: dalla radiografia si evidenziano ben nove pallini da caccia. Il veterinario, visto che la frattura presentava già un callo osseo, ha pensato di procedere con prove di riabilitazione: per questo motivo il rapace è stato portato al Centro, ove si trovano le strutture adatte.
Battezzata Big, l’aquila minore, che, come tutte gli altri rapaci diurni è una specie particolarmente protetta dalla caccia e da qualsiasi altra attività di prelievo o cattura non autorizzata, ai sensi l’articolo 2, lettera b) della Legge 157/1992, è stata la protagonista, insieme ad altri ospiti del Centro, del seguente filmato realizzato dall’ENPA di Savona.

Liberata Femmina di Astore

Una splendida femmina di astore (Accipiter gentilis) di circa 5 anni d’età é stata liberata nei dintorni di Bernezzo, dopo essere stata recuperata all’interno di una proprietà privata a Tarantasca.
Nel tentativo di aggredire una gallina (Gallus gallus domesticus), il malcapitato rapace si era procurato leggere escoriazioni sulla cera del becco e sul capo. Trasferito al Centro, è stato sottoposto a trattamento farmacologico per la disinfezione delle ferite, la sverminazione ed anticoccidi.
Grazie all’estrema fierezza dell’animale, che si alimentava spontaneamente nonostante fosse in una struttura di ricovero oscurata, dopo soli due giorni dal ricovero si è potuto procedere alla sua maestosa involazione, con relativo anello di riconoscimento.

Recuperato un Astore sul Balcone

Il primo giorno dell’anno ha portato un ospite inconsueto in una casa della frazione Madonna dell’Olmo nel Comune di Cuneo: su un balcone, infatti, Severino Cometto ha recuperato un astore (Accipiter gentilis), grosso rapace diurno simile alla poiana.
Disorientato e stordito, l’animale non era più in grado di riprendere il volo. L’astore, probabilmente lanciato all’inseguimento di una preda, ha urtato violentemente il capo contro la veranda del Sig. Cometto, riportando un trauma cranico.
Dopo averlo soccorso e tenuto al riparo in un locale tranquillo, su suggerimento del responsabile del Centro Luciano Remigio, il Sig. Cometto ha poi provveduto a portarlo presso quella struttura, dove gli operatori hanno prestato le prime cure al rapace.

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Una femmina di falco pellegrino (Falco peregrinus) ed un maschio di sparviere (Accipiter nisus) sono stati liberati in località Prati Francia nel Comune di Bernezzo.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni, degli operatori e dei volontari del Centro, nonché di un folto gruppo di appassionati, è stato inaugurato stamane il recinto di riabilitazione per ungulati, realizzato nel comune di Bernezzo in collaborazione con la Calce Dolomia, ove sono stati subito introdotti un esemplare di camoscio (Rupicapra rupicapra) e di capriolo (Capreolus capreolus).
L’area cintata, propedeutica alla liberazione degli ungulati ricoverati, abbraccia circa 1 ettaro di bosco ed è fornita di abbeveratoio e di capanno per le osservazioni.

Nell’occasioni, sono stati anche liberati due fringuelli (Fringilla coelebs) ed una poiana (Buteo buteo).
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