É uscito per i tipi dell’Araba Fenice il libro illustrato “Il Mio Posto nel Mondo“, realizzato da Elisa e Sonia Ricci coi contributi di Remigio Luciano, che, raccontando la storia di una giovane nutria (Myocastor coypus), affronta la tematica delle specie allottone in una chiave adatta ai più piccoli.
Chi desideri prenotare l’acquisto di una o più copie, contribuendo così anche a sostenere il CRAS di Bernezzo, può scrivere sin da ora all’indirizzo info@centrorecuperoselvatici.it.
Ulteriori libri ed altre idee regalo sono altresì disponibili a questa pagina.
Indice di Ricerca: nutria
Con un’offerta minima di € 5,00 più spese di spedizione è possibile acquistare il calendario fotografico del C.R.A.S. per l’anno 2021, intitolato Gli Ospiti del CRAS., dedicato alle specie più rappresentative degli individui accuditi nella sede principale di Bernezzo e nella sede distaccata Centro Tartarughe di Sommariva Perno.
Il Centro, in collaborazione con il Parco Fluviale Gesso e Stura, ha organizzato un ciclo di due serate di approfondimento dal titolo “Alieno a Chi?”, dedicate alla tematica degli organismi alieni.
Nel secondo appuntamento, previsto per giovedì 6 febbraio presso la Casa del Fiume a Cuneo in Via Porta Mondovì n. 11/A dalle ore 20:00 alle ore 22:30, verranno trattati due casi di animali esotici di grande attualità: la nutria (Myocastor coypus) ed il parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus), di cui verranno presentati alcuni esemplari, attualmente ospiti al Centro.
L’iscrizione è soggetta ad un contributo di € 10,00 per agli adulti o di € 5,00 per minori di 16 anni per il tesseramento annuale all’associazione. La quota versata darà inoltre diritto a partecipare a tutti gli eventi promossi dal CRAS durante il 2014.
Per informazioni ed iscrizioni si prega di rivolgersi ai consueti recapiti.
In vista dell’imminente pubblicazione del bando per intraprendere il Servizio Civile Nazionale, si ricorda che, come di consueto, sarà possibile inoltrare la relativa domanda anche al Centro di Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, che partecipa all’edizione 2013 con il progetto Animali Selvatici: Alieno a Chi?, dedicato alla fauna alloctona presente sul territorio.
Il termine alloctono o organismo alieno viene impiegato in zoologia per indicare le specie straniere o esotiche rispetto ad un dato ecosistema territorialmente definito, che hanno biologicamente invaso in epoca storicamente recente. Negli ultimi duecento anni il naturale fenomeno di dispersione, che coinvolge ed interessa tutti gli esseri viventi del pianeta, è stato enormemente amplificato a causa dell’uomo, il quale è divenuto il principale veicolo e vettore per migliaia di specie, che hanno così potuto stabilirsi e colonizzare ambienti altrimenti irraggiungibili, talvolta con pesanti conseguenze e ricadute per la comunità biologica autoctona. Queste specie alloctono possono infatti andare a colonizzare ecosistemi naturali in cui non trovano agenti patogeni, parassitari e predatori in grado di contenerne le popolazioni, che vanno così ad aumentare talvolta in modo esponenziale, sconvolgendo gli ecosistemi naturali. La specie alieno si inserisce nel nuovo habitat alterandone l’equilibrio, in quanto solitamente accade che entri in competizione con le specie autoctone. Solo in alcuni casi, comunque, la specie alloctona prende il sopravvento su quella, o quelle, originarie; in tal caso le popolazioni autoctone possono ridursi fino all’estinzione.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura definisce come specie invasive ‘animali, piante ed altri organismi introdotti dall’uomo in luoghi al di fuori dal proprio ambito naturale di distribuzione, ove si sono stabiliti e dispersi, generando un impatto negativo sulle specie e sugli ecosistemi locali’.
Il progetto di ricerca DAISIE (Delivering Alien Invasive Species Inventories for Europe), coltivato in seno all’Unione Europea, ha documentato più di 11.000 specie aliene presenti sul continente, di cui il 15% in grado di comprometterne la diversità biologica, nonché di provocare gravi danni economici, colpendo l’agricoltura, la selvicoltura, le acquacolture ed altri settori.
Tra i primi 100 organismi alieni più pericolosi d’Europa, 15 sono specie vertebrati terrestri; tra quest’ultime specie, 4 sono attualmente ospitate presso il Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo: la nutria (Myocastor coypus), lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), la testuggine dalle guance rosse (Trachemys scripta) ed il visone americano (Mustela vison).
Nello specifico, il progetto intende realizzare interventi di cura e riabilitazione degli esemplari faunistici rinvenuti in condizioni di bisogno grazie al potenziamento, sviluppo ed ampliamento delle attività svolte dal Centro Recupero Animali Selvatici, al fine di ricostituire importanti anelli della catena trofica ed ecologica dell’ambiente.
Accanto all’ordinaria attività d’intervento, salvaguardia e cura degli esemplari ritrovati, s’intende dare particolare rilievo allo studio ed alla divulgazione delle problematiche legate agli animali alieni sul territorio, quale processo di apprendimento che aiuta le persone di ogni età a comprendere l’importanza della salvaguardia del territorio in cui viviamo, le problematiche connesse alla detenzione di animali esotici, a coglierne la complessità e l’interconnessione tra problemi economici, ambientali e sociali.
I volontari saranno coinvolti nella raccolta di dati relativi alle presenze di animali alieni sul territorio, allo studio di questi e dei dati già presenti in archivio. Saranno realizzati dei dossier con i risultati raccolti e verrà realizzata una campagna informativa relativa alla detenzione di animali non convenzionali, al recupero ed alla messa in sicurezza degli stessi. Saranno ugualmente valorizzati gli aspetti relativi alla legislazione di detenzione di spese protette.
In attesa della pubblicazione ufficiale del bando, gli interessati possono già prendere visione della sottostante scheda del progetto.