Un giovane maschio di capriolo (Capreolus capreolus) curato, riabilitato e munito di marca auricolare dagli operatori del CRAS è stato liberato oggi presso l’Oasi Naturalistica La Madonnina sita nel Comune di Sant’Albano Stura.
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Come di consueto, anche quest’anno il Centro ha partecipato all’edizione annuale di Garzette & Stelle Cadenti, prevista per alle ore 20:00 di venerdì 8 agosto presso l’Oasi naturalistica La Madonnina nel comune di Sant’Albano Stura, ove sono stati liberati una decina di rapaci notturni, quali assioli (Otus scops) e civette (Athene noctua).
Nel pomeriggio di mercoledì 20 agosto, nell’ambito dei festeggiamenti per il patrono del Santuario della Sanità organizzati dal Comune di Savigliano, hanno invece ritrovato la libertà un astore (Accipiter gentilis) ed un gheppio (Falco tinnunculus) in un bosco sito in località Suniglia.
In occasione della terza edizione della serata Garzette e Stelle Cadenti, prevista in data odierna presso l’Oasi Naturalistica La Madonnina, nel Comune di Sant’Albano Stura, in collaborazione con l’omonima Associazione, il Centro ha liberato due esemplari di gufo comune (Asio otus), che hanno così potuto riacquistare la libertà all’interno dell’area protetta.
In una fredda e nebbiosa giornata di gennaio arrivò al Centro una telefonata da parte del sig. Muo Alberto, residente a Bene Vagienna, il quale riferì che nel suo giardino c’era un piccolo di airone bianco (Casmerodius albus). Dato che la presenza di piccoli di airone non è associata a quel periodo dell’anno, il responsabile del Centro chiese maggiori infomazioni sulla fisionomia dell’animale. Dalla descrizione della colorazione del becco, giallo, si escluse che fosse una garzetta (Egretta garzetta), ardeide piuttosto comune sul territorio.
Il recupero dell’uccello venne effettuato direttamente dalla volontaria Carla Morre ed il responsabile del CRAS Remigio Luciano, dopo aver inutilmente contattato i vari enti preposti alla tutela della fauna selvatica. Arrivati sul posto, l’animale venne subito identificato come un giovane airone guardabuoi (Bubulcus ibis), insolitamente presente sul territorio in pieno inverno, dato che la specie suole migrare verso climi più caldi.
Portato presso il Centro, dopo aver constatato che non avesse subito traumi o riportato ferite evidenti, si eseguirono le misurazioni scientifiche e la pesatura. All’arrivo, il peso dell’airone guardabuoi era di soli 300 grammi, ben inferiore alla media di un individuo della sua specie: l’animale era infatti debilitato a causa di parassiti delle piume. Dopo essere stato trattato con appositi prodotti, l’animale venne stabulato in una camera termica e nutrito artificialmente per i primi giorni di degenza, avendo l’accortezza di apporre un collare antivomito dopo ogni imbeccata e lasciandolo fino a digestione avvenuta, fino a quando non iniziò a nutrirsi spontaneamente: gli ardeidi tendono infatti a rigurgitare il cibo che non viene da loro autonomamente catturato. L’airone guardabuoi dimostrò di gradire maggiormente tarme della farina, acciughe fresche e piccoli pezzetti di cuore bovino. Nel periodo di degenza vennero inoltre effettuate le analisi delle feci, che permisero di evidenziare la presenza di parassiti intestinali: l’uccello fu quindi sottoposto a trattamento con ivomicina, ripetuto una seconda volta dopo 20 giorni.
A causa delle temperature esterne, nonchè per facilitare l’incontro con i suoi conspecifici, si è atteso per la liberazione fino a primavera: in data odierna è stato finalmente rilasciato presso l’oasi naturalistica La Madonnina, nel comune di Sant’Albano Stura.
L’impagabile vista del suo magnifico involo in un ambiente naturale, ottimale e protetto, ha testimoniato la sua completa riabilitazione, ed è stata ancora più gratificante considerando che si tratta dell’unico esemplare di airone guardabuoi ricevuto al Centro in più di dieci anni di attività.
Il suo recupero si è pero rivelato molto oneroso: i costi sostenuti per la camera termica, l’alimentazione ed i farmaci hanno comportato una spesa di circa € 20,00 a settimana: anche in considerazione degli sforzi intrapresi per restituire la libertà a questo raro uccello delle zone umide, si ringraziano sentitamente tutti i volontari, i soci ed in anticipo coloro che vorranno devolvere il 5×1000 all’ associazione del CRAS.
In occasione della seconda edizione della serata Garzette e Stelle Cadenti, tenutasi presso l’Oasi Naturalistica La Madonnina, nel Comune di Sant’Albano Stura, il Centro ha liberato, in collaborazione con l’Associazione Oasi La Madonnina, alcuni rapaci notturni: in particolare, sette assioli (Otus scops) e quattro gufi comuni (Asio otus).
Mercoledì 6 luglio alle ore 15:30 il CRAS tornerà all’area attrezzata del Parco Fluviale Gesso & Stura, sottostante il Santuario della Madonna degli Angeli a Cuneo, per liberare gazze (Pica pica), merli (Turuds merula) ed altri passeriformi.
Domenica 10 luglio alle ore 17:00 i soci ed i volontari saranno invece presenti alla Festa Nazionale per Bambini e Animali organizzata presso i locali CA.FA a Cornaletto, nel comune di Demonte, liberando con l’occasione alcuni animali curati e riabilitati.
Giovedì 21 luglio & Giovedì 4 agosto il Centro sarà impegnato in attività svolte in collaborazione con l’Estate Ragazzi di Boves.
Mercoledì 10 agosto alle ore 20:00, infine, ci sarà la seconda edizione della serata Garzette & Stelle Cadenti, realizzata insieme al Parco Fluviale Gesso & Stura presso l’Oasi Naturalistica La Madonnina, sita nel comune di Sant’Albano Stura.
In occasione della serata Garzette e Stelle Cadenti, organizzata dall’Associazione Oasi La Madonnina presso l’Oasi Naturalistica La Madonnina, nel Comune di Sant’Albano Stura, sono state liberati otto esemplari di civetta (Athene noctua).