Indice di Ricerca: servizio vigilanza faunistico ambientale


emu

Dal quotidiano La Stampa di venerdì 2 settembre 2016:

È un animale tipico dell’Australia, simile allo struzzo, probabilmente sfuggito a un ignoto “appassionato”

02/09/2016
LORENZO BORATTO
LEQUIO BERRIA

Un emù (Dromaius novaehollandiae) che girava libero in località Laparea, nel territorio del Comune di Lequio Berria: l’animale, segnalato dai residenti, è stato catturato dal personale del Servizio di vigilanza faunistico ambientale della Provincia.
Si tratta di un uccello tipico dell’Australia, appartenente alla famiglia degli struzzi ed è presumibilmente fuggito a qualche ‘amatore’ o a un allevamento. L’operazione di recupero è stata svolta in collaborazione con il Centro recupero animali selvatici di Bernezzo, dove adesso l’animale è ospite, in attesa che si trovi il proprietario. L’animale è un maschio, è stato battezzato “Emilio”, mangia granaglie e alcuni mangimi appositi.
Non solo non sono pervenute segnalazioni di smarrimento dell’animale, ma anche gli allevamenti di struzzi della zona hanno confemato di non avere emù e non ci sono neppure segnalazioni ai carabinieri o ai servizi veterinari locali dell’A.S.L.
La Provincia invita il proprietario a contattare gli Uffici vigilanza provinciali al numero 0171-445254.

In data Lunedì 18/01/2o16 sono stati liberati:

  • un esemplare femmina adulta di astore (Accipiter gentilis), pervenuta in seguito ad un impatto contro un ostacolo nel centro del comune di Boves, che presentava una lesione all’ala sinistra, e dopo circa un mese di degenza si dimostrava completamente ristabilita;
  • un esemplare di sparviere maschio (Accipiter nisus) proveniente dal CRAS E.N.P.A. di Savona con una brutta lacerazione al gozzo causata probabilmente da uno scontro con un suo simile; in seguito a sutura e cure ha potuto nuovamente ritrovare la libertà.

La liberazione è avvenuta all’interno del parco fluviale Gesso e Stura, su autorizzazione del Servizio Vigilanza Faunistico Venatorio della Provincia di Cuneo.

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gheppio

Grazie alla collaborazione col servizio di Vigilanza Faunistico Ambientale della Provincia di Cuneo, in data odierna sono state effettuate numerose liberazioni di uccelli nei Comuni di Brossasco, Sampeyre e Venasca, a cui hanno potuto assistere gli alunni degli istituti scolastici della Val Varaita.
Nello specifico, dopo un periodo di cura e riabilitazione presso le strutture del Centro, hanno potuto ritrovare la via verso la libertà una cesena (Turdus pilaris), un colombaccio (Columba palumbus), un gheppio (Falco tinnunculus), una poiana (Buteo buteo), una femmina di picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) e quattro tortore dal collare (Streptopelia decaocto).

Liberazione del Grifone ad Argentera

Dal quotidiano online della Provincia di Cuneo:

Sarà liberato venerdì 9 agosto ad Argentera il grifone salvato dal Cras di Bernezzo

Il presidente Gancia e l’assessore Isaia: “Grazie al Cras ed a Remigio Luciano la nostra provincia avrà la possibilità di offrire un contributo nello studio scientifico di una specie rara”

L'esemplare di Gyps fulvus

L’esemplare di Gyps fulvus assistito dall’operatore Matteo Parola

Tornerà in libertà venerdì 9 agosto, in Valle Stura, ad Argentera, il grifone (Gyps fulvus) ospite da alcuni mesi del Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo. La presenza dell’esemplare era stata segnalata ad inizio aprile da un istruttore di vigilanza faunistico ambientale della Provincia nei pressi di Sambuco, dove si aggirava in evidente stato di debilitazione.

Recuperato con un intervento in tarda serata dal personale del Cras, coordinato da Remigio Luciano, era stato trovato in condizioni di ipotermia e malnutrizione, possibili conseguenze dalla forte escursione termica registrata nell’area del ritrovamento nei mesi primaverili: le temperature elevate di febbraio e le successive nevicate hanno probabilmente bloccato in quota l’animale già indebolito dall’impossibilità di procurarsi cibo.

Sottoposto a visita accurata, grazie ad una terapia di riabilitazione mirata in soli 15 giorni di permanenza al Centro recuperava peso, passando dai 7 chilogrammi registrati all’arrivo ai 10 kg. Esami e misurazioni effettuati dal personale veterinario hanno rivelato l’età dell’animale che si aggira intorno ai 6 anni e l’apertura alare di 2 metri e 60 centimetri. Considerata la rarità del ritrovamento e la possibilità di accesso a informazioni dettagliate sul comportamento della specie, il grifone è stato dotato di un trasmettitore satellitare GPS che permetterà di accompagnarlo nel suo viaggio di ritorno alla normalità e conoscerne al contempo spostamenti ed abitudini. Grazie all’interessamento del Gruppo di Studio ornitologico del Piemonte e del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, il Gyps fulvus sarà, inoltre, protagonista di tesi di laurea che registreranno i risultati delle attività di ricerca sul campo e delle analisi dei dati ricevuti.

La scelta della Valle Stura come luogo di liberazione è dettata dall’avvistamento in zona di gruppi della stessa specie. Il servizio di Vigilanza delal Provincia si occuperà del coordinamento delle operazioni sul posto.

“La vicenda che si è conclusa positivamente – spiegano la presidente della Provincia Gianna Gancia e l’assessore con delega alla Tutela faunistica Stefano Isaia – rappresenta un’ulteriore prova dell’ottimo lavoro svolto dal Cras di Bernezzo. Per l’impegno e la dedizione dimostrata nei confronti della salvaguardia del territorio e della fauna locale è, quindi, doveroso un ringraziamento a tutto il personale e al direttore Remigio Luciano. Grazie a loro la nostra provincia avrà la possibilità di offrire un contributo nello studio scientifico di una specie rara e di indiscusso fascino”.

La cittadinanza tutta è quindi invitata ad assistere alla liberazione del magnifico rapace.
Il ritrovo è previsto alle ore 10:00 presso la piazza centrale di Argentera; seguirà una breve passeggiata di circa 15 minuti al sito individuato per il rilascio.

Liberazione di Allocchi

Nell’ambito del progetto di lotta biologica contro i ghiri (Glis glis), una coppia di allocchi (Strix aluco) è stata liberata nelle Langhe da parte delle guardie del Servizio Vigilanza Faunistico Ambientale della Provincia di Cuneo.
In particolare, la reintroduzione ha interessato un esemplare maschio fase grigia ed una femmina fase rossa.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Nell’ambito della 6^ Edizione della Festa del Parco Fluviale Gesso & Stura sono stati liberati alcuni rapaci notturni, fra cui una civetta (Athene noctua) e 2 allocchi (Strix aluco), nella zona del parco sottostante al Santuario degli Angeli.
La liberazione è stata effettuata in collaborazione con il Servizio Civile del Parco Fluviale Gesso & Stura ed il Servizio di Vigilanza Faunistico Ambientale della Provincia di Cuneo.

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