Come l’anno scorso, anche nel 2012 il Centro ha partecipato in data odierna alla Festa del Parco Fluviale Gesso & Stura; al termine dei festeggiamenti, alle 22:00 circa sono rilasciati in natura alcuni rapaci notturni nella zona sottostante il Santuario della Madonna degli Angeli, nel comune di Cuneo.
In particolare, hanno potuto ritrovare la via verso la libertà un esemplare femmina di assiolo (Otus scops), seguito da un maschio ed una femmina di allocco (Strix aluco), volatili appartenenti a specie protette in quanto ottimi bioindicatori: la loro presenza in un certo ambiente ne indica un buon livello di salubrità. Sono inoltre molto utili all’uomo in quanto la loro dieta si basa sui micromammiferi, come ad esempio i ghiri (Glis glis), considerati animali nocivi per alcuni tipi di coltivazioni. Nel corso del pomeriggio i bambini hanno potuto partecipare a un piccolo sondaggio per l’assegnazione di un nome a ciascuno di loro.
Indice di Ricerca: strigidi
Un allocco (Strix aluco) fase rossa è stato liberato quest’oggi nei dintorni del Centro, lungo il sentiero naturalistico Ël Viasseul Racconta nel comune di Bernezzo.
L’uccello, proveniente da Saluzzo, era stato consegnato al Centro per aver subito un trauma da impatto contro una vetrata, come purtroppo accade a molti rapaci, sia diurni che notturni.
Il CRAS di Bernezzo ha organizzato in occasione del decennale di attività, una serata denominata La Notte delle Civette, svoltasi nell’area attrezzata ‘La Magnesia’ a 100 metri dall’entrata principale del Centro, verso la Calce Dolomia.
In questa occasione sono liberati quattordici esemplari di civetta (Athene noctua), curati e riabilitati, alla presenza di numerosi partecipanti ed esponenti delle istituzioni, fra cui i sindaci di Bernezzo e Valgrana, un rappresentante del comune di Savigliano, l’assessore alla Tutela Faunistica della Provincia di Cuneo Stefano Isaia con le guardie del Servizio Vigilanza Faunistico Ambientale, la dirigente del Corpo Forestale dello Stato Dott.ssa Cecilia Tucci, nonché gli esponenti della L.I.D.A. Filippi Edgardo per la sezione di Cuneo e Barbero Laura per la sezione di Carrù.
In occasione della seconda edizione della serata Garzette e Stelle Cadenti, tenutasi presso l’Oasi Naturalistica La Madonnina, nel Comune di Sant’Albano Stura, il Centro ha liberato, in collaborazione con l’Associazione Oasi La Madonnina, alcuni rapaci notturni: in particolare, sette assioli (Otus scops) e quattro gufi comuni (Asio otus).
In primavera ed estate si schiudono le uova di molte specie di uccelli, i cui piccoli, già dopo poco tempo passato nel nido, tentano d’involarsi, con risultati non sempre coronati dal successo.
Succede quindi frequentemente di imbattersi in nidiacei a terra, apparentemente inermi ed abbandonati.
In realtà, essi, durante il loro periodo d’involazione, vengono ancora accuditi e nutriti dai genitori, sebbene questi ultimi non siano sempre visibili, specialmente in caso di avvicinamento di esseri umani.
Raccomandiamo quindi alla cittadinanza di non raccogliere i nidiacei e gli uccellini a terra, a meno che non manifestino un evidente stato di bisogno o di necessità.
Prima di agire, occorre quindi verificare che il piccolo sia effettivamente abbandonato, sorvegliandolo in disparte, da lontano, oppure ritornando sul posto dopo un certo tempo.
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Martedì 21 giugno il Centro ha partecipato alla Festa del Parco Fluviale Gesso & Stura, liberando, nel corso della serata, alcuni rapaci notturni nella zona sottostante il Santuario della Madonna degli Angeli, nel comune di Cuneo.
In particolare, hanno potuto riacquistare la libertà un assiolo (Otus scops) e tre gufi comuni (Asio otus), due dei quali recuperati il mese scorso presso l’aeroporto.
Grazie alla provvidenziale segnalazione di una dipendente dell’Aeroporto di Cuneo, allertata da acuti richiami notturni lanciati nelle vicinanze del parcheggio, tre piccoli esemplari di gufo comune (Asio otus) sono stati recuperati dal Centro lungo il viale di accesso alla struttura, a Levaldigi nel comune di Savigliano.
I nidiacei, rinvenuti in evidente stato di denutrizione, erano stati probabilmente abbandonati dalla madre, per motivi apparentemente sconosciuti.
Uno di essi è stato trovato a terra, troppo debole per potersi alzare in volo; un altro, poco distante dal primo, era invece insidiato da un gruppo di cornacchie (Corvus corone), che si sono immediatamente involate al sopraggiungere dei volontari. Il terzo, ancora abbarbicato sulle fronde del filare di abeti bianchi (Abies alba) che costeggia il viale, è stato infine tratto in salvo, una volta constatato definitivamente lo stato di abbandono.
Anche il Centro di Bernezzo partecipa al progetto realizzato da Recupero Selvatici e dal Gruppo Italiano Civette relativo al Piano di Monitoraggio Nazionale dei Ricoveri di gufo comune e allocco nei CRAS, consistente nella raccolta e successiva analisi dei dati forniti dai CRAS sulle specie di gufo comune (Asio otus) ed allocco (Strix aluco).
L’obiettivo è ricavare informazioni sui ricoveri di questi due strigiformi: auspicabilmente il fatto di conoscere le cause di ricovero degli animali, i luoghi ed i periodi di ritrovamento, potrà aiutare a definire delle azioni di tutela o comunque identificare dei fattori di rischio.
Sono già stati raccolti i dati relativi agli ingressi per l’anno 2010; le informazioni saranno poi via via inserite in tempo reale nell’apposito form istituito sul sito di Recupero Selvatici.
Attualmente, gli altri CRAS partecipanti all’iniziativa sono:
- C.R.A.S. WWF Parco Regionale Gola della Rossa e Frasassi (Ancona)
- C.R.A.S. LIPU Tigliole d’Asti (Asti)
- C.R.U.M.A. LIPU (Livorno)
- Associazione L’Uovo di Colombo ONLUS – Progetto Fauna (Lucca)
- Parcobaleno (Mantova)
- C.R.A.S. WWF L’Assiolo (Massa Carrara)
- Centro Recupero Rapaci Riserva Naturale di San Giuliano (Matera)
- C.R.A.S. WWF Vanzago (Milano)
- C.R.A.S. Parco Fluviale Regionale dello Stirone Le Civette (Parma)
- Centro Recupero Fauna Selvatica del Corpo Forestale dello Stato (Pescara)
- C.R.A.S. WWF Provincia di Potenza (Potenza)
- Centro Recupero Riserva Naturale Lago di Vico (Viterbo)